Il momento migliore per visitare Piante e Animali Perduti è il sabato mattina, quando la manifestazione – così come gli espositori e i primi visitatori – si sta piano piano risvegliando: l’aria è ancora umida dalla rugiada della sera prima, ma ha quella frizzantezza tipica del mattino, non c’è il flusso di persone della domenica e gli espositori hanno tutto il tempo per dedicarsi alle domande curiose dei turisti in visita.

Ti consigliamo di cogliere questo momento particolare del fine settimana, per dirigerti verso la zona dedicata agli Antichi Mestieri.

Come arrivarci? E’ semplicissimo!

Partendo da uno degli ingressi principali della manifestazione, muoviti verso via Gonzaga, fino ad arrivare quasi al centro, a questo punto svolta su Corso Prampolini e cammina sempre dritti fino a Piazza Garibaldi. Impossibile non riconoscerla subito: la statua del nostro caro eroe risorgimentale, restaurata di recente, vi sorriderà da lontano mentre sorveglia attenta gli artigiani che la circondano.

Qui, troverete chi impaglia le sedie, chi crea cappelli, chi intarsia il legno e… chi stampa con la ruggine… sì, avete capito bene, con la ruggine!

Ed è proprio di questo che vorremmo parlarvi oggi…

“La stampa a ruggine è un’antica tecnica romagnola, con più di 300 anni, che continua ad essere tramandata di generazione in generazione nelle botteghe rivierasche e dell’entroterra romagnolo”. E’ con questa breve spiegazione che facciamo la conoscenza di Egidio Miserocchi, storico artigiano di Piante e Animali Perduti che, ogni anno, racconta ai visitatori della manifestazione l’importanza del suo lavoro e l’unicum che quest’arte rappresenta.

Ma approfondiamo di più…

La stampa a ruggine – anche chiamata “stampa romagnola” dalla zona di provenienza – si basa sull’utilizzo di una miscela composta da aceto di vino, farina di grano e ferri arrugginiti, con cui vengono “sporcate” le matrici di legno, poi posizionate sul tessuto e percosse con un pesante mazzuolo. In questo modo si ottengono tessuti decorati, sempre diversi l’uno dall’altro. Le variazioni si basano sulla differenza di pressione, sulla temperatura esterna, sull’usura dello stampo, sulla tipologia di tessuto utilizzato, che rendono unico ogni pezzo.

Dopo la fase di stampa, si passa a quella di “fissaggio”, in cui i tessuti vengono lavati con un metodo definito “ranno”, a base di acqua bollente e cenere, per renderli resistenti al tempo e a tutti i tipi di lavaggio.

Un’altra particolarità della stampa a ruggine, di cui ci informa Egidio, è relativa alle decorazioni delle matrici. Queste ultime, realizzate in legno di pero o noce e intagliate a mano, sono caratterizzate da motivi tradizionali, che richiamano sia la natura sia momenti tipici della vita contadina: tralci di vite, foglie d’ulivo, baruffe tra galli, grappoli d’uva e cornucopie.

Se ti abbiamo incuriosito, passate a trovare Egidio Miserocchi, nella zona dedicata agli Antichi Mestieri in Piazza Garibaldi, a Guastalla: sarà presente anche durante la XXVI edizione di Piante e Animali Perduti, con dimostrazioni dal vivo e sempre pronto a rispondere a tutte le vostre domande e curiosità!

 

Articolo di Francesca Amezzani

Foto Daniele Daolio