Tra le novità di Piante e Animali Perduti 2022 ce n’è una che spicca su tutte: il Giardino dei semplici.
Nato da un’idea di Marino Alessandri e realizzato in collaborazione con Enzo Maioli, il progetto non è solo una pur coloratissima realizzazione espositiva, ma un vero e proprio progetto culturale ed educativo.
Alessandri si è ispirato ai giardini detti “dei semplici”, così diffusi a partire dal Medioevo nei conventi, all’interno dei quali venivano coltivate soprattutto le erbe officinali da dedicare a un uso terapeutico in un’epoca in cui le medicine le forniva Madre Natura. Certamente in quei contesti monastici le erbe avevano un ruolo molto importante e la figura del frate speziale (che sapeva come raccoglierle e conservarle) era fondamentale per garantire la cura ai malati. In seguito questo tipo di giardini accolse anche ogni altra essenza utile. Le piante per dare sapore, gli alberi da frutto, qualche fiore dalla doppia valenza curativa-tintoria-officinale e, perché no, estetica, aprirono le porte all’inserimento di queste tipologie di coltivazioni “a giardino” nell’ambito del Rinascimento e delle corti con i loro palazzi e le aree verdi progettate per abbellirli.
A Piante e Animali Perduti 2022 piazza Mazzini, il cuore pulsante da sempre della manifestazione, dove si affacciano Palazzo Ducale, il Duomo e il Palazzo del Comune, cambierà volto. La parte più alta, opposta a palazzo Ducale, sarà interamente dedicata a questo progetto. La fontana fungerà da pozzo, esattamente al centro del disegno ad aiuole e bordure che conterranno una grande varietà di essenze aromatiche, officinali, divise per i disturbi cui erano e sono dedicate (per l’apparato digerente, nervoso, digestivo ecc.) ma anche essenze da fiore per le api, arricchite da una selezione di alberi da frutta e viti che completano molto bene la prospettiva in cui il giardino è calato. Non mancano le verdure che di solito erano componente primaria degli orti dei frati.
Nella cornice della piazza storica di Guastalla si sperimenterà un progetto unico: far rivivere la cultura del verde in senso lato prendendo spunto dalla vita quotidiana di secoli fa. Per la prima volta, quindi, si recupera ex-novo un giardino dei semplici e lo si ricrea in una piazza.
Come si può intuire l’idea rappresenta un richiamo alle origini di Piante e Animali Perduti, ormai alla venticinquesima edizione, e punta alla volontà di salvaguardia di queste essenze naturali, del loro valore, della storia e delle tradizioni millenarie del sapere “semplice”.
La valenza educativa di questa proposta è molto forte. Chi visiterà il Giardino dei semplici avrà modo di imparare dal vivo, grazie anche all’assistenza di personale preparato, il significato della presenza di certe piante, il rapporto esistente le une con le altre, la loro utilità e ne uscirà educato al rispetto delle varietà vegetali in una full-immersion ecologica. Nulla di teorico, quindi, ma un impatto dal vivo perfettamente ancorato alla realtà.
Ogni pianta o piantina sarà presentata inoltre con una scheda che riassume le caratteristiche e usi. I vialetti di accesso saranno utilizzabili per un approccio anche sensoriale e olfattivo al giardino. Non va dimenticato poi l’aspetto estetico perché il giardino con i suoi colori, le bordure, le quinte, gli ordinati spazi regolari, è anche molto bello a vedersi.
Ora qualche informazione più pratica ma non meno importante che renderà evidente la mole di lavoro messo in campo per il Giardino dei semplici di Piante e Animali Perduti 2022. Si pensi che il progetto è iniziato già nell’anno passato, ha attraversato diverse fasi di discussione e revisione: in sostanza il Giardino è costato mesi e mesi di preparazione a vario livello. Anche dal punto di vista economico la realizzazione è stata impegnativa per AGGEE (Associazione Guastallese Gemellaggi ed Eventi) che organizza Piante e Animali Perduti.
Dal punto di vista logistico e operativo: l’area coinvolta sarà di 15 x 25 metri, serviranno più persone qualificate e circa una settimana di lavoro per realizzarlo. Particolare cura sarà posta nella messa a dimora delle piante, molte delle quali seminate appositamente lo scorso inverno perché potessero esprimere il massimo di sé alla fine di settembre, giusto in concomitanza con la manifestazione.
Dulcis in fundo: non si poteva concentrare nei soli due giorni di Piante e Animali Perduti tanto lavoro e tanta bellezza. Infatti il Giardino dei Semplici resterà nella piazza ancora per una settimana dopo l’evento, a disposizione delle scuole che ne facciano richiesta per una visita molto educativa e decisamente immersiva.
Articolo e foto di Daniele Daolio