Tra gli appuntamenti di Piante e Animali Perduti 2021 a Guastalla ce ne sono alcuni che non si possono perdere. Tra questi il Coro Lagorai che è una novità assoluta per la manifestazione nei suoi 24 anni di vita.

Il Coro Lagorai, diretto dal maestro Fulvio Ropelato, è composto da 35 cantori.
Si esibisce in canti facenti parte della tipica tradizione popolare alpina, dai canti di vecchi mestieri per arrivare a vicende toccanti come l’emigrazione e la guerra, canti che derivano da momenti di vita vissuta e che affondano le proprie origini nel passato. Il Coro Lagorai in questo repertorio vanta una grande esperienza ed esprime la miglior tradizione del canto di montagna.

La catena del Lagorai che dà il nome al gruppo è quella vasta fascia di monti in territorio trentino che divide la val di Fiemme e la Val  Travignolo a settentrione, dalla Valsugana a sud. Un luogo ricchissimo di vegetazione e di pascoli, ben conosciuto anche dai turisti, con panorami indimenticabili che è stato teatro di aspre battaglie durante la prima guerra mondiale, con tracce ancora ben visibili.

Il coro nasce a Torcegno (TN) alle pendici del Sasso Rotto, una delle grandi e spettacolari vette del gruppo Lagorai, una catena montuosa lunga circa 70 km con la punta massima a 2754 metri.

Siamo in un ambiente in gran parte incontaminato e ricco di bellezze naturalistiche. Anche questi panorami straordinari sono parte integrante dell’anima del coro che ha voluto dedicare il gruppo, quasi come fosse un omaggio a un grande padre, a quelle bellissime vette. Una sorta di testimonianza, di rivendicazione delle origini montane, di appartenenza a un territorio. Infatti tra i motivi che hanno spinto a creare questo gruppo c’è il valore di tramandare ai figli un’eredità fatta di canti, suoni, atmosfere ereditati dai padri. Tutto ciò sta alla base della passione dei coristi, con la ferma volontà di salvare un grande patrimonio che altrimenti rischierebbe di scomparire.

Le origini del coro risalgono al lontano 1982 e, dopo gli inizi, è andato crescendo di organici ed ora raggruppa cantori di più paesi, accomunati dal vivere nei pressi del Lagorai, la montagna che unisce valli, paesi, uomini, donne e culture. Come portavoce di questi ambienti e delle valli il coro si è esibito davanti a papa Giovanni Paolo II nel 1989.

Il successo del coro, che ha via via arricchito il repertorio con nuovi canti popolari, lo ha portato a superare molte volte i confini italiani e ad essere invitato in molte regioni, anche in trasmissioni televisive.

Dopo il periodo del lockdown del Covid 19 il Coro Lagorai torna ad esibirsi in pubblico e lo fa con il ricordo recente della splendida esibizione in Piazza San Pietro, a Roma, il 5 dicembre 2019 dove ha rappresentato il Trentino in occasione della cerimonia di inaugurazione del Presepe della Valsugana.

Domenica 26 settembre, durante Piante e Animali Perduti 2021 i visitatori godranno di uno spettacolo unico, l’unione ideale tra la montagna e il Po grazie alla maestria e alle note del Coro Lagorai. Un’occasione preziosa per gustare le voci dei i canti di montagna per circa un’ora all’interno del chiostro delle Agostiniane (Ospedale vecchio, piazza Matteotti) in una cornice rinascimentale. L’appuntamento, imperdibile, è per le ore 17.